EFFETTO DELLA SUPPLEMENTAZIONE CON VITAMINA D3 SUL RISCHIO DI INSORGENZA DI DIABETE TIPO 2: stiamo sovrastimando i suoi possibili benefici extra-scheletrici?

Giovanni Targher

Sezione di Diabetologia ed Endocrinologia, Dipartimento di Medicina, Università di Verona

DOI 10.30455/2611-2876-2019-07

La carenza di vitamina D è stata associata alla presenza di molteplici patologie croniche non scheletriche (tra cui la malattia cardiovascolare, ipertensione, epatopatia steatosica non alcolica, alcune neoplasie e diabete), suggerendo la possibilità che tale vitamina possa svolgere numerosi effetti pleiotropici a livello extra-scheletrico, grazie alla distribuzione ubiquitaria del suo recettore. 

Tra queste patologie croniche non scheletriche che sono potenzialmente associate a ridotti livelli circolanti di vitamina D, il diabete mellito tipo 2 (T2DM) ha rappresentato uno dei più importanti focus della ricerca scientifica nell’ultimo decennio. 

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