LA VITAMINA D NELLA PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE CEREBROVASCOLARI: I RISULTATI DEI NUOVI TRIAL CLINICI TRA IMPREVISTI E PROBABILITÀ

Leonardo Triggiani

UOC Neurologia ASL Roma 1, Ospedale Santo Spirito, Roma

DOI 10.30455/2611-2876-2020-3

L’ictus ischemico è la principale causa di disabilità a lungo termine e la quarta causa di mortalità a livello mondiale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stimato che ogni anno si verificano circa 15 milioni di nuovi casi di ictus, dei quali 5 milioni con esito fatale, mentre in altri 5 milioni di casi si verificherà una disabilità grave e permanente con rilevanti costi sociali. Si ritiene che nei prossimi anni l’invecchiamento della popolazione e la riduzione della mortalità per ictus determineranno un progressivo aumento della prevalenza. I ricercatori hanno cercato di creare sistemi validati di calcolo del rischio al fine di identificare i pazienti ad alto rischio per ridurre la possibilità di insorgenza dell’ictus e di identificare soglie di rischio che consentano di impostare una terapia preventiva efficace.

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