Vitamina D e asma

Gianenrico Senna 1, Fabiana Furci 2

1 Dipartimento ad Attività Integrata di Medicina, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona; 2 Scuola di Specialità di Allergologia e Immunologia Clinica di Messina

DOI 10.30455/2611-2876-2020-5

L’asma è un complesso disturbo respiratorio di origine infiammatoria la cui insorgenza e il cui decorso sono influenzati da molteplici elementi tra cui fattori genetici, ambientali ed etnici, oltre che da condizioni socio-economiche. È caratterizzata da una eterogeneità individuale che si manifesta con diverse risposte a diversi trigger e a diverse terapie. Riconoscere l’eterogeneità dell’asma e la relativa caratterizzazione aiuta a selezionare un percorso terapeutico specifico per ogni paziente.

Per spiegare la crescente prevalenza dell’asma e delle malattie allergiche nei paesi occidentali a partire dagli anni ’70 sono state formulate l’ipotesi dell’igiene, l’ipotesi del microbioma intestinale e altre teorie che hanno associato la vitamina D allo sviluppo di asma, wheezing, rinite allergica, allergie alimentari e dermatite atopica. Il ruolo dell’occidentalizzazione, di uno stile di vita in cui si trascorre più tempo al chiuso nella carenza di vitamina D, e nell’aumento di asma e allergie è stato analizzato dall’International Study of Asthma and Allergies in Childhood (ISAAC) che ha evidenziato l’altissima incidenza dei sintomi dell’asma in paesi quali la Gran Bretagna, l’Australia, la Nuova Zelanda e l’Irlanda. Alcuni studi condotti in diverse città cinesi con vari profili socioeconomici hanno riscontrato la prevalenza dell’asma e dei sintomi allergici a Hong Kong, la città più occidentalizzata tra quelle studiate.

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