Il ruolo della vitamina D nella dermatite atopica

Francesco Bellinato, Paolo Gisondi

Dipartimento di Medicina, Sezione di Dermatologia e Venereologia, Università di Verona

DOI 10.30455/2611-2876-2021-1

La cute è un organo centrale nel metabolismo della vitamina D, rappresentando sia il sito della sua sintesi che un organo target. La vitamina D regola sia la proliferazione che la differenziazione dei cheratinociti. La vitamina D è coinvolta inoltre nella regolazione della sintesi delle ceramidi che costituiscono una componente fondamentale dell’envelope lipidico corneocitario che svolge la funzione di barriera epidermica, ovvero protegge la cute da agenti chimici, fisici e microbiologici. La vitamina D svolge diverse azioni anche sul sistema immunitario cutaneo. Tra queste, l’induzione della sintesi di peptidi antimicrobici come hCAP18/LL-37 e β-defensina e inibisce la presentazione antigenica da parte delle cellule di Langerhans, mentre induce la formazione dei linfociti T regolatori. La dermatite atopica (DA) è la più comune patologia infiammatoria cutanea, interessando fino al 20% della popolazione pediatrica e il 5% di quella adulta. Diversi studi epidemiologici dimostrano una correlazione inversa tra prevalenza di DA e latitudine, ridotta esposizione solare e ipovitaminosi D. La maggior parte degli studi osservazionali e metanalisi hanno dimostrato che i livelli di vitamina D sono inferiori negli adulti e nei bambini affetti da DA rispetto ai controlli. La supplementazione di vitamina D, per os o secondaria a esposizione alle radiazioni UV, è associata in genere a un miglioramento della DA. Nei pazienti affetti da DA è consigliato il dosaggio sierico della vitamina D.

 

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