Applicazione dei campi magnetici pulsati nei pazienti sottoposti a protesi inversa di spalla: valutazione clinica e funzionale

Pulse electromagnetic fields after reverse shoulder arthroplasty: clinical and functional evaluation

Luca La Verde 1, Edoardo Franceschetti 2, Alessio Palumbo 2, Edoardo Giovannetti 3, Riccardo Ranieri 3, Gabriele Sorini 1, Michele Attilio Rosa 1, Francesco Franceschi 2

1 Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia, Policlinico Universitario “G. Martino”, Messina; 2 UOS di Chirurgia dell’Arto Superiore e Inferiore, Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, Roma; 3 Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università Campus Bio-Medico di Roma

DOI 10.32050/0390-0134-116

Background. L’impianto di protesi inversa di spalla (reverse total shoulder arthroplasty, rTSA) è frequentemente associato a un intenso processo infiammatorio post chirurgico che, se non controllato, può essere causa di una riabilitazione rallentata e una ridotta funzionalità articolare nel breve termine. La stimolazione biofisica con campi elettromagnetici pulsati (pulsed electromagnetic fields, PEMFs) è stata dimostrata essere in grado di promuovere un recupero più rapido nel postoperatorio, esercitando un effetto antinfiammatorio nei pazienti sottoposti a protesi totale di ginocchio e anca. Scopo di questo studio è valutare se i PEMFs possano essere efficaci nella gestione del dolore, favorendo la ripresa funzionale nei pazienti sottoposti a rTSA.

Materiali e metodi. Uno studio prospettico randomizzato è stato condotto reclutando 50 pazienti candidati a rTSA. I pazienti sono stati randomizzati allocandone un egual numero nel gruppo sperimentale e nel gruppo gruppo controllo. I pazienti del gruppo di studio sono stati istruiti sul corretto uso del generatore di campi magnetici I-One, che è stato applicato 4 ore al giorno per 60 giorni. Tutti i pazienti sono stati sottoposti al medesimo protocollo riabilitativo. I risultati del trattamento chirurgico sono stati quantificati utilizzando il Constant score, la scala VAS, l’arco di movimento e la percentuale di funzionalità articolare della spalla rispetto alla controlaterale. La comparazione tra i due gruppi è stata eseguita mediante T-test di Student. Un valore di p < 0.05 è stato considerato statisticamente significativo

Risultati. I due gruppi sono risultati omogenei nel preoperatorio per caratteristiche demografiche e patologiche. Nei controlli a 1, 2 e 3 mesi dall’intervento chirurgico, il Constant score, la scala VAS, l’arco di movimento e la percentuale di funzionalità articolare della spalla rispetto alla contro laterale hanno raggiunto valori significativamente superiori nei pazienti del gruppo di studio rispetto al gruppo controllo (p < 0.05). Nessun paziente di entrambe i gruppi ha riportato complicanze postoperatorie. All’ultimo controllo postoperatorio (6 mesi), i risultati clinici e funzionali sono ulteriormente migliorati in entrambi i gruppi, che però non presentavano differenze statisticamente significative tra loro.

Conclusioni. I risultati di questo studio hanno evidenziato come l’applicazione dei campi elettromagnetici pulsati dopo intervento di protesi inversa di spalla rappresentano un’opzione sicura, in grado di ridurre il dolore postoperatorio e di incrementare la funzionalità articolare della spalla nel breve termine

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