Niccolò Paganini, le mani di un genio

Alessio Pedrazzini

UO di Ortopedia e Traumatologia, Ospedale Oglio Po, Casalmaggiore (CR)

DOI 10.32050/0390-0134-316

Niccolò Paganini (1782-1840) è senza dubbio uno dei musicisti più famosi di ogni tempo. Ha avuto una salute cagionevole sin dall’infanzia e gran parte della sua vita l’ha trascorsa da paziente. Luciano Sterpellone, storico della medicina, ritiene una encefalite virale da morbillo la causa della catalessi occorsa all’età di quattro anni. Avrebbe dovuto essere seppellito, ma la madre, dopo averlo vegliato tutta la notte, lo vede “risvegliarsi” la mattina. Il miracolo si era compiuto. Il piccolo Niccolò era tornato a vivere.

Dai resoconti dei sanitari sappiamo che sin dalla giovane età aveva contratto la tubercolosi e la sifilide, causata quest’ultima da quella particolare inclinazione che sin da giovane aveva verso le donne. Le amanti saranno numerose, belle, talora famose come la sorella di Napoleone Elisa Baciocchi, ma anche popolane come Lauretta, Angelina Cavanna, Marina Banti, Antonia Bianchi che gli darà il figlio Achille, Helene von Dobeneck, Charlotte Whatson e molte altre. 

Scarica il PDF