Assenza di evidenza di SARS-CoV-2 nell’articolazione del ginocchio: studio su cadavere

No evidence of SARS-CoV-2 in the knee joint: a cadaver study

Miriam Grassi 1, Valeria Giorgi 2, Manuela Nebuloni 3, Piercarlo Sarzi-Puttini 2, Sara Giordana Rimoldi 4 *, Alfonso Manzotti 1 *

1 UO di Ortopedia e Traumatologia, ASST-Fatebenefratelli-Sacco Ospedale Polo Universitario Luigi Sacco, Milano; 2 UO di Reumatologia, ASST Fatebenefratelli-Sacco Ospedale Polo Universitario Luigi Sacco, Milano; 3 UO di Anatomia Patologica, Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche, ASST Fatebenefratelli-Sacco Ospedale Polo Universitario Luigi Sacco, Milano; 4 UO di Microbiologia, ASST Fatebenefratelli-Sacco Ospedale Polo Universitario Luigi Sacco, Milano *Gli ultimi due Autori hanno contribuito in egual misura alla redazione del paper

DOI 10.32050/0390-0134-338

Introduzione. Nonostante i notevoli sforzi di ricerca compiuti per conoscere meglio COVID-19 poco si sa sulla presenza di materiale genetico di SARS-CoV-2 nei fluidi biologici diversi da droplets respiratori, sangue, feci, liquido seminale e fluido cerebrospinale. Lo scopo di questo studio post-mortem è stato quello di valutare la presenza di RNA SARS-CoV-2 nel liquido sinoviale e nel tessuto sinoviale a livello del ginocchio dei pazienti COVID-19, al fine di scoprire se l’articolazione è una possibile fonte di trasmissione, durante le procedure chirurgiche ortopediche e chiarire se SARS-CoV-2 è un potenziale virus in grado di generare un’artrite nel distretto corporeo esaminato, generando quindi una patologia articolare correlata a COVID-19.

Materiali e metodi. I campioni di liquido sinoviale e di tessuto sinoviale sono stati raccolti post-mortem, bilateralmente, dalle ginocchia di 5 pazienti, deceduti per COVID-19 e che hanno manifestato durante la degenza ospedaliera un interessamento articolare, polidistrettuale, in particolare a carico dell’area anatomica del ginocchio, nel nostro ospedale tra settembre e ottobre 2020 e analizzati per la presenza di SARS-CoV-2 utilizzando real-time polymerase chain reaction (RT-PCR). L’RT-PCR quantitativa è stata utilizzata per testare i tamponi nasofaringei post-mortem di tutti i pazienti.

Risultati. Non è stato individuato SARS-CoV-2 RNA in nessuno dei campioni analizzati, nonostante la positività del tampone orofaringeo.

Conclusioni. I nostri risultati indicano che SARS-CoV-2 non è stato rilevato nel ginocchio né a carico del liquido sinoviale né del tessuto sinoviale. Ciò rende improbabile che questi siano potenziali fonti di contagio e suggerisce che SARS-CoV-2 non sia in grado di generare un quadro artritico con meccanismo infiammatorio diretto.

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