La “provvida osteotomia” di sant’Ignazio di Loyola!

Nunzio Spina

DOI 10.32050/0390-0134-345

«Fu incisa la carne, e l’osso sporgente fu segato». La descrizione è così, grossolana e cruda, proprio come la immaginò – e soprattutto la sentì sulla sua pelle – colui che si sottopose a quel drastico atto operatorio. Parlava in terza persona, Ignazio di Loyola; la Compagnia di Gesù, da lui fondata, aveva già sparso il seme della cristianità e del sapere in giro per i continenti, e i suoi seguaci lo avevano caldamente invitato a tramandare per iscritto la storia della sua vita. «Quell’osso sporgeva tanto da apparire una deformità: e questo lui non lo poteva sopportare; intendeva continuare a seguire il mondo e quel difetto sarebbe apparso sconveniente; per questo interrogò i medici se si poteva tagliare quell’osso».

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