Carta dei Diritti del bambino promossi e tutelati dal Pediatra di famiglia

Milena Lo Giudice 1, Mattia Doria 2

1 Coordinatore Area Etico-Sociale FIMP; 2 Segretario Nazionale Attività Scientifiche ed Etiche FIMP

DOI 10.36179/2611-5212-2021-49

A 30 anni dalla ratifica da parte dell’Italia (Legge n. 176 del 27 maggio 1991) della Convenzione di New York sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del 20 novembre 1989 e dopo 20 anni dalla Carta dei Diritti del bambino assistito dal Pediatra di famiglia (presentata al Congresso di Grado del 2001), la FIMP, Federazione Italiana Medici Pediatri, ne presenta l’adeguamento in una nuova versione per rispondere alle mutate condizioni dell’infanzia che, come la recente esperienza pandemica ci ha mostrato, rappresenta una fascia della società particolarmente vulnerabile e molto spesso poco presa in considerazione.

Il Pediatra di famiglia è all’interno del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) la figura professionale deputata ad accompagnare il bambino (dalla nascita all’adolescenza) nella sua crescita in salute verso il raggiungimento del migliore benessere fisico psichico e sociale possibile, così come anche riconosciuto dall’art. 24 della Convenzione che raccomanda agli Stati membri di garantire “il diritto del minore a godere del miglior stato di salute possibile e di beneficiare di servizi medici e di riabilitazione, (…) e in particolare adottino ogni adeguato provvedimento per assicurare a tutti i minori l’assistenza medica e le cure sanitarie necessarie, con particolare attenzione alle cure sanitarie primarie, per garantire a ogni bambino un sano sviluppo fisico, mentale, sociale, spirituale e morale”.

Il Pediatra di famiglia, che opera nell’area delle cure primarie, ha una visione della salute non solo come stato di benessere cui orientare l’impegno individuale e collettivo, ma anche come risorsa per la crescita delle persone e della comunità, sul piano emozionale, intellettuale, economico, etico e spirituale.

La presa in carico operata dal Pediatra di famiglia, che segue il bambino/adolescente in tutte le fasi della sua crescita e affronta le eventuali e possibili problematiche di salute, contribuisce a dare risposta a buona parte dei diritti enunciati nella Convenzione.

La Carta dei Diritti del Bambino e dell’Adolescente promossi e tutelati dal Pediatra di famiglia corrisponde alla mission e alla vision della FIMP, che interpreta la tutela secondo la definizione presente nell’art. 3 della Convenzione: “garantire al bambino/adolescente non solo le cure ma anche la protezione necessaria al suo benessere”.

Questa Carta rappresenta la formalizzazione dell’impegno che i Pediatri di famiglia dedicano quotidianamente alla cura dei loro assistiti e delle loro famiglie. Essa rappresenta:

  • un invito a tutti i Pediatri di famiglia ad aderirvi con scrupolo, dedizione e perseveranza;
  • un invito ai genitori e ai caregiver a verificarne i contenuti e a osservarli, e promuoverli nella famiglia e nella comunità;
  • un aiuto ai bambini e agli adolescenti, perché prendano sempre più coscienza dei propri diritti, e sappiano di avere nel loro Pediatra un amico, un alleato quando opportuno, un avvocato se necessario.

Una sollecitazione alle istituzioni perché riconoscendo il ruolo sociale interpretato dal Pediatra di famiglia ne valorizzino le competenze e le peculiarità professionali attraverso un operativo coinvolgimento nelle tematiche relative alla tutela dell’infanzia e dell’adolescenza.

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