L’uso del lembo pivot nelle perdite di sostanza pulpari delle dita

The use of the pivot flap in the fingertip defects

Giovanna Petrella, Filippo Pantaleoni, Stefania Bassini, Roberto Adani

U.O. Chirurgia della Mano e Microchirurgia, Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico di Modena, Modena

DOI 10.53239/2784-9651-2022-2

Tra le varie tecniche ricostruttive disponibili per i difetti pulpari delle dita lunghe, il lembo pivot rappresenta una valida alternativa single-stage per la ricostruzione dei difetti obliqui volari localizzati distalmente all’articolazione interfalangea distale. Gli autori riportano la propria esperienza nell’utilizzo del lembo pivot per la ricostruzione degli apici digitali con particolare riferimento e descrizione di alcune modifiche rispetto alla tecnica originale al fine di ottimizzare l’allestimento, la mobilizzazione e la sicurezza vascolare del lembo. 11 pazienti sono stati sottoposti a intervento chirurgico utilizzando il lembo pivot. I risultati sono stati valutati con test specifici: la ripresa della sensibilità mediante il Semmes-Weinstein monofilament test e lo static 2-point discrimination test; la mobilità mediante la valutazione del total active range of movement; il dolore residuo e la tolleranza al freddo utilizzando il Cold Intolerance Severity Score questionnaire e il Visual Analog Scale; la ripresa delle normali attività quotidiane mediante il questionario Quick Dash. Le modifiche apportate alla tecnica originale sembrano confermare l’affidabilità del lembo pivot per la ricostruzione delle perdite di sostanza degli apici digitali. I risultati ottenuti in termini di ripresa delle attività, sensibilità e mobilità sembrano promettenti. 

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